SPAZI IN COMUNE
Innanzitutto per escludere la possibilità di contagiare gli altri componenti della famiglia – come chiariscono diversi vademecum realizzati in questi mesi – la persona malata deve evitare ogni contatto con altri e quindi dormire da sola, restare in una stanza dedicata da aerare frequentemente, limitare i movimenti nell’abitazione e, nel caso, usare la mascherina chirurgica mantenendo la distanza di almeno 1 metro.
BAGNO
Quando disponibile la soluzione ideale sarebbe quella di utilizzare un bagno dedicato, se impossibile però, il bagno va aerato e igienizzato dopo ogni uso, utilizzando prodotti a base di cloro (candeggina) oppure con alcool al 70%. Una prassi questa, che sarebbe bene adottare più di una volta al giorno in caso di ambienti condivisi. Non solo, bisogna anche evitare l’utilizzo di oggetti in comune, come asciugamani o lenzuola (lavando tutto a 60-90 gradi per almeno 30 minuti ed evitando il contatto diretto con i tessuti), e pure piatti, bicchieri e posate. Impensabile infatti pranzare insieme: il soggetto positivo deve restare nella sua stanza.
E’ importante igienizzare le superfici dopo ogni utilizzo con un disinfettante in grado di uccidere il virus:
- alcol etilico (etanolo al 62-71%)
- acqua ossigenata (perossido di idrogeno allo 0,5%)
- candeggina (ipoclorito di sodio allo 0,1%).
SPESA E FARMACI
Nel caso in cui si viva da soli invece,